Il metodo scientifico e lo studio dell’anima. La nascita della psicologia e la sua ricerca di autonomia

La storia della psicologia comincia nella Grecia classica. Già Platone e Aristotele si interrogavano sull’immortalità dell’anima e sulla capacità degli uomini di percepire, pensare e sperimentare le cose che succedevano loro.
L’impossibilità di applicare allo studio dell’anima il metodo scientifico, prerogativa delle scienze naturali, per lungo tempo ha impedito a questa disciplina di potersi definire tale, e l’ha relegata al campo delle speculazioni filosofiche.
Per contro, gli studi sul funzionamento fisiologico del nostro cervello, anche se strettamente scientifici, poco raccontavano della maniera in cui pensiamo e ci comportiamo.
Nel XVII secolo si è quindi cominciato a parlare di psicologia come disciplina di studio ma solo verso la fine del XIX secolo è iniziata a essere considerata una scienza autonoma, nello stesso periodo in cui nascevano altre discipline come le neuroscienze e la sociologia con le quali avrebbe sempre intrattenuto forti legami.

Il medico Wilhelm Wundt ha largamente contribuito a fare della psicologia un soggetto scientifico autonomo. Nel 1874 pubblicò quello che è uno dei primi e più importanti trattati di psicologia, dal titolo “Elementi di psicologia fisiologica”, e cinque anni più tardi creò il primo laboratorio di psicologia sperimentale (in Italia, Simone Corleo lo avrebbe imitato nel 1889).
Il suo obiettivo era applicare il metodo scientifico allo studio dell’anima. In condizioni regolate di laboratorio, osservava e misurava le reazioni dei soggetti a differenti sensazioni, oltre che i loro resoconti di queste esperienze. Pose particolare attenzione al fatto che gli esperimenti fossero uguali e ripetuti in maniera identica, gettando i fondamenti scientifici della psicologia sperimentale.

Nel XX secolo si sono sviluppati differenti approcci alla psicologia: alcuni l’hanno trattata come si fa con le scienze naturali, attraverso osservazione e sperimentazioni in laboratorio, altri l’hanno considerata una scienza clinica che poteva essere d’aiuto alle persone con turbe dello spirito e del comportamento. Molti altri approcci si sono sviluppato e la psicologia si interroga su numerosi ambiti della nostra vita quotidiana, e ha le applicazioni più svariate, dalla terapia clinica alla politica, fino anche alla pubblicità. È un campo vasto e sempre affascinante.
In particolare la psicologia scientifica, secondo il Dizionario di Psicologia di Umberto Galimberti, “studia i processi psicologici sia consci che inconsci attraverso i quali un soggetto costruisce le proprie risposte comportamentali. Tali processi riguardano l’intelligenza, la memoria, la percezione, le esperienze interiori come i sentimenti o le aspettative e i meccanismi inconsci”.

‪#‎pilloledipsicologia‬ ‪#‎metodoscientifico‬ ‪#‎wilhelmwundt‬

Lascia un commento